Bertod Cecile - 2013 - Il gangster dei miei sogni by Bertod Cecile

autore:Bertod Cecile [Bertod Cecile]
La lingua: ita
Format: epub
editore: wwtechteam
pubblicato: 2013-09-19T16:00:00+00:00

Capitolo 11

La sala d’ingresso è particolarmente silenziosa.

Dopo un increscioso incidente con la macchinetta del caffè Pauline, la ragazza addetta alla reception che copre il turno mattutino, è stata costretta ad allontanarsi per qualche minuto. Durante la sua assenza, dettata perlopiù dall’esigenza di reperire un buon smacchiatore per tappeti, Isabeau si è offerta di coprirla e, sentendosi responsabile dell’accaduto, di darle una mano con il pavimento ormai sommerso da litri di caffè nero, caffè macchiato, caffè lungo, caffè alla nocciola, caffè decaffeinato, cioccolata, cioccolata forte, cioccolata al latte, camomilla, tè e latte scremato.

Indossa un jeans arrotolato alle caviglie, una camicetta inzaccherata d’acqua ed un fazzoletto attorno ai capelli legati. Tra le dita porta il sottile manico di un secchio colmo d’acqua sporca, che schizza fuori ad ogni suo passo.

Allegra come sempre, si avvia verso il distributore ormai fuori uso e non presta alcuna attenzione al via vai di clienti della struttura, che a turno escono ed entrano dalla porta chiedendosi quale mostruosa calamità possa aver creato tutta quella confusione.

Fuori dall’albergo, una macchina argentata parcheggia in uno dei due posti affiancati riservati ai disabili. Con aria spavalda e passo sicuro ne esce l’autista: un uomo robusto, molto alto, con la testa rasata ed un paio di occhi azzurri notevoli. La muscolatura è così sviluppata che riscontra difficoltà a far aderire le braccia al torace, così mentre cammina sembra più un orango che un essere umano. Dai tratti somatici si capisce facilmente non sia di quelle parti, per quanto San Francisco sia una città multietnica dove si possono incontrare persone dalle provenienze più disparate. Lo si intuisce soprattutto dai modi, che mancano di quella certa scioltezza che accomuna i cittadini di questo lato del continente.

Sistemando il nodo di una cravatta Regimental, l’energumeno entra nella sala lasciando l’impronta del suo palmo sulla superficie vetrata della porta. Si avvicina velocemente al bancone della reception ed appoggia una ventiquattrore sul ripiano, aspettandosi di incrociare quanto prima lo sguardo di un dipendente, ma non c’è nessuno, se si esclude Isabeau che scambia, dato l’abbigliamento e l’occupazione, per una domestica. La ragazza, dal canto suo continua ad occuparsi della sua missione: salvare il marmo dalle fastidiose macchie di caffeina.

Sollevato lo straccio intriso, lo strizza con energia e lo abbandona a terra, allontanandosi poi verso l’ingresso con il suo secchio tra le braccia. La porta è rimasta aperta e nella sala riescono ad intrufolarsi i rumori di strada: clacson suonati a tutto spiano, preghiere accorate di passanti che cercano di attraversare, parolacce di tassisti che frenano sulle strisce pedonali. In questo clima spensierato e gioioso da ora di punta, con mezza città che cerca di tornare a casa dopo una giornata di duro lavoro e l’altra metà che invece, coprendo il turno serale, ci si sta recando, lei raggiunge la soglia. Una perfetta donnina di casa. Chissà per quale ragione Pauline era così restia a lasciarla da sola? Se la sta cavando benissimo!

Intanto l’uomo è ancora lì, da solo, che attende d’essere ricevuto. Inizia a dare segni di impazienza:

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.